Published on: 23 Giugno 2021

ANDREA SALTINI – #SUPPORTER

Inauguriamo qui, su questo primo numero di Supporter una rubrica dedicata all’arte contemporanea. Ogni volta verrà realizzato un focus su un artista, un evento o un’opera in particolare, con l’intento principale di offrire ai lettori di Supporter documenti, spunti e informazioni che favoriscano la conoscenza e la circolazione delle informazioni sulle opere, gli artisti e gli eventi, sia a livello nazionale che internazionale dell’arte contemporanea e non solo. In questo primo appuntamento vi presentiamo l’artista Andrea Saltini, che dalle prossime edizioni sarà anche il curatore della rubrica.

Andrea Saltini classe 1974 è un pittore, poeta maledetto, scrittore, foodie, predicatore subliminale, sciupafemmine, regista, sperimentatore di noise, performer, filosofo del caos, punk star, artista cangiante, marito premuroso, e pittore. L’elenco avrebbe potuto occupare pagine intere perché Andrea Saltini, viscerale artista sembra non farsi mancare assolutamente nulla, e l’unica tangibile costante rintracciabile nella sua biografia sembrerebbe essere, paradossalmente, una mancanza di costante tangibile. Attraverso le sue opere costruisce un mondo giocoso e surreale dove la logica sembra soffrire di una strana forma di disorientamento, un micro mondo dove tutto è connesso e dissociato a un tempo. I suoi dipinti comprendono anche, soprattutto, un teatro altamente poetico, il non detto, uno spazio di silenzio evocativo, magistralmente costruito che non può lasciare indifferenti. Ha pubblicato numerosi libri ed è rappresentato da gallerie di tutto il mondo (Svizzera, USA, Francia, Argentina, Regno Unito, Brasile, Sud Africa). Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche e la sua carriera è costellata di riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui la partecipazione (2013) alla 55° Biennale d’Arte di Venezia, curata da Massimiliano Gioni.

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