Dall’Up Room al Cocoricò
Sabato scorso la mia amica Daniela mi è venuta a trovare qui ad Up Hotel. Lei, che non si accontenta ed è sempre al top, ha scelto per il suo soggiorno la nostra Up Room: perché ha preso in prestito come suo il motto della pubblicità di un noto shampoo: perchè io valgo.
E cosa poteva scegliere se non la nostra Up Room, che ha già un claim che dice tutto: all’ultimo piano, la prima delle meraviglie.
Stavamo facendo arrabbiare assieme Alexa in camera (l’assistente virtuale con noi ha molta, molta pazienza) quando col solito bicchiere di bolle in mano le chiediamo come fa il gallo in francese. Alexa, che tutto sa e tutto vede, nuova Sibilla, così risponde: Cocoricò.
Senza dire nulla e con uno sguardo d’intesa subito ci è stato chiaro dove avremmo passato la serata: nel tempio del divertimento, la discoteca che anche Ibiza ci invidia, il Cocoricò! E siccome l’attesa del piacere è essa stessa piacere (si, questa invece l’ho presa io dalla pubblicità del Campari…) abbiamo cominciato a provare e studiare i look per la serata. Perché mica si può uscire il sabato sera senza aver almeno passato un paio d’ore a provare abiti. No, non si può.
Lustrini e abbinamenti improponibili per creare l’outfit perfetto, il tutto scegliendo di volta in volta la canzone che poteva sembrarci più appropriata, perché sapete, nell’up room Alexa fa anche questo: la DJ. E non solo, comandata solo dalla voce, ti mette le luci che preferisci, apre le finestre o chiude le tapparelle, per far della stanza il luogo delle meraviglie, per l’appunto. Alexa, lo ammetto, è il maggiordomo perfetto!
Da Up Hotel il Cocoricò dista solo 7km (ricordate cari lettori il mio rapporto con Google Maps, vero?) ma vuoi mettere arrivare in taxi, piuttosto che in auto? Anche perché, when you drive, never drink (e questa invece l’ho presa dalla pubblicità dell’Heineken), quindi ci siamo fatti prenotare il viaggio dai ragazzi della reception di Up Hotel che offrono anche questo servizio, e pronti ci siamo catapultati in un party GALACTICO.
Serata incredibile, di musica, bella gente e divertimento. Il Vostro autore si è cimentato in coreografie che Roberto Bolle spostate proprio… E abbiamo aspettato la chiusura come due ragazzini!
Tornati ad Up Hotel (col solito taxi ed un autista sant’uomo che ha dovuto sopportare le risate e i racconti) siamo crollati come due bambini. Ma la cosa bella è che ad Up Hotel la colazione dura fino le 11,30 ed è sempre ricchissima, quindi anche se rincasati tardi (o presto, dipende dal punto di vista) abbiamo poi potuto goderci pure torte e salati, utilissimi a risistemare uno stomaco provato dalla nottata brava.
Fortuna gli estratti di Lara alle colazioni che sanno rigenerare… unico neo? Lara stessa che mi guardava come per dire: Fabio, non hai più l’età.. ma che posso dirvi cari lettori, in fondo il vostro direttore preferito non è Gigliola Cinguetti.